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Guida al pomodoro italiano: origini e varietà del re della cucina

Guida al pomodoro italiano: origini e varietà del re della cucina

17 Luglio 2024
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Dal Nuovo Mondo all’Italia, il pomodoro ha trasformato la cucina diventando l'ingrediente indispensabile di numerose ricette. Scopri le principali varietà italiane e impara a scegliere pomodori migliori per ciascuna stagione e impiego.

Un frutto americano che ha conquistato l'Italia

Sebbene le sue origini lo leghino alle Americhe, il pomodoro è diventato un elemento imprescindibile nella cucina italiana. Appena arrivato dal nuovo continente, dopo un periodo iniziale di diffidenza dovuto alla sua presunta tossicità, il pomodoro è entrato nelle abitudini alimentari degli italiani, conquistando un posto d'onore sulle nostre tavole. Nel corso del tempo gli agricoltori hanno selezionato e perfezionato numerose varietà adattandole al clima e al terreno italiano, favorendo lo sviluppo di caratteristiche nutrizionali e organolettiche uniche.

Un tripudio di sapori e colori

La produzione di pomodori in Italia si concentra principalmente nel Sud, con Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata che da sole rappresentano circa il 70% della produzione nazionale.

Ogni cultivar di pomodoro si distingue per aromi, dolcezza, forma e colore. Nel panorama sconfinato dei pomodori italiani (si contano addirittura circa 5.000 diverse cultivar), ecco alcuni dei più importanti a livello nazionale:

  • San Marzano: con circa 300.000 tonnellate prodotte ogni anno (pari al 10% della produzione nazionale), è il più pregiato dei pomodori da salsa. La sua forma allungata e la buccia sottile racchiudono un sapore dolce e zuccherino con un'acidità equilibrata. Il San Marzano è l'unico pomodoro con marchio DOP, che ne tutela la qualità e l'origine.
  • Pomodorino di Pachino IGP: un gioiello di sapore da 250.000 tonnellate annue (8% della produzione nazionale), con il suo gusto dolce e intenso e un'acidità vivace, risulta l’ingrediente ideale per qualsiasi tipo di insalata. La sua raccolta avviene da maggio a ottobre.
  • Pomodoro Costoluto: ha un carattere deciso, ideale per piatti rustici. La sua forma irregolare e la buccia spessa nascondono una polpa carnosa dal gusto deciso e sapido e un'acidità marcata, da luglio a settembre regala carattere e personalità ad ogni ricetta.
  • - Pomodorino Datterino: presenta una produzione annua di 150.000 tonnellate (5% della produzione nazionale). Disponibile da giugno a settembre, costituisce la scelta ideale se si cerca un pomodoro dal gusto dolce e zuccherino. La sua forma allungata e la buccia liscia racchiudono una polpa morbida e succosa, perfetta per essere gustata fresca o per preparare salse delicate.

Stagionalità: un valore aggiunto per un gusto autentico

Ormai molte di queste varietà sono disponibili durante tutto l'anno grazie alla produzione in serra in Italia e all'export estero. Tuttavia, scegliere pomodori di stagione significa gustare un prodotto fresco, ricco di sapore e nutrienti.

Infatti, un prodotto di stagione ha un sapore più intenso e autentico, frutto di una maturazione naturale al sole. Inoltre, è più ricco di nutrienti e vitamine, e la sua produzione richiede un minor consumo di risorse energetiche e idriche, con un conseguente minore impatto ambientale.

Scegliere il pomodoro giusto: un gesto di gusto e sostenibilità

L'Italia vanta una straordinaria varietà di cultivar di pomodoro, ognuna con le sue caratteristiche uniche e il suo legame con la tradizione culinaria locale. Ciascuna con un differente periodo di maturazione che permette di consumare frutti di stagione per un lungo periodo dell'anno.

Scegliere pomodori italiani di stagione significa fare un viaggio sensoriale alla scoperta di sapori autentici e genuini, supportando al contempo la produzione locale e l'agricoltura sostenibile. È un modo per riscoprire pienamente il valore del cibo e per assaporare la differenza che può dare un alimento qualitativamente superbo.