Il miele è uno degli alimenti naturali più iconici conosciuti dall'uomo, emblema stesso della rinascita primaverile. Oltre a essere una delizia per il palato, grazie all’azione impollinatrice delle api gioca un ruolo vitale nel mantenimento della biodiversità degli ecosistemi.
Produzione mellifera: numeri e curiosità
L'Italia, con i suoi 75.000 apicoltori e un totale di circa 1,5 milioni di alveari, si posiziona tra i principali produttori di miele in Europa, la media annuale per la produzione nazionale si attesta intorno alle 23.000 tonnellate, con una variabilità influenzata da fattori climatici e stagionali.
Lungo lo stivale si producono moltissime diverse varietà di miele, ognuna con le sue caratteristiche organolettiche e legate al territorio di origine. Tra i più apprezzati troviamo il miele di acacia, di millefiori, di castagno, di tiglio e di zagara.
Per soddisfare il fabbisogno nazionale l'Italia importa circa il 30% del miele che consuma, principalmente da paesi come l'Ungheria, la Romania e la Cina, risulta importante notare che secondo recenti indagini quasi la metà del miele importato in Europa risulta contraffatto, al prodotto puro infatti vengono spesso aggiungenti più economici sciroppi zuccherini per abbassarne il prezzo alla vendita.
Composizione e Valore Nutrizionale
Il miele è composto principalmente da zuccheri semplici come glucosio e fruttosio (in genere tre il 70 e 80%), inoltre contiene antiossidanti, minerali come il ferro, il calcio e il magnesio, vitamine del gruppo B e composti fitochimici dall’attività antinfiammatoria e antibatterica, tuttavia queste sostanze sono presenti in quantità molto piccole e per poterne beneficiare significativamente una persona dovrebbe consumare grandi quantità di miele, il che non è consigliabile a causa del suo alto contenuto di zuccheri.
A livello nutrizionale, infatti il miele, non va demonizzato ma non è un toccasana come viene spesso dipinto, il suo alto contenuto di zuccheri lo rende sconsigliato a diabetici e persone sovrappeso.
Risulta quindi da preferire ad altre fonti di zuccheri in virtù del gusto personale e della sua capacità di apportare alle ricette aromi più complessi rispetto al semplice saccarosio.
La sua composizione può variare significativamente in base alla fonte del nettare, rendendo ogni varietà di miele unica nel suo genere.
La capacità del miele di cristallizzare ad esempio varia con la topologia, a seconda della concentrazione relativa di glucosio o fruttosio, mieli con una maggiore presenza di glucosio come quelli derivanti dalla sulla o dal tarassaco tendono a cristallizzarsi più rapidamente, al contrario, mieli con una maggiore percentuale di fruttosio come quello di acacia o castagno tendono a rimanere nello stato fluido per lungo tempo.
La produzione del miele: un processo frutto della sinergia tra api e apicoltori
La produzione del miele è un processo affascinante, allo stesso tempo semplice e complesso, che coinvolge 2 attori, le api mellifere e gli apicoltori.
Il processo della produzione del miele inizia con le api operaie che raccolgono il nettare dai fiori per portarlo all'alveare, qui attraverso un processo noto come inversione enzimatica effettuano la scissione delle molecole complesse in zuccheri semplici come il fruttosio e il glucosio. Durante la trasformazione, il nettare subisce una riduzione del contenuto d'acqua, assumendo la sua tipica consistenza densa e viscosa.
Il miele maturo viene quindi immagazzinato all'interno dei favi come nutrimento per la colonia durante i periodi di scarsa fioritura o di avverse condizioni climatiche.
Durante questi processi l'apicoltore provvede alla cura e alla salute delle api, assicurando le condizioni ottimali per l'alveare e fornendo loro cibo durante periodi di scarsità, quindi l'apicoltore, al momento opportuno, procede all’estrazione dei favi con metodi appropriati che minimizzano il disturbo alle api.
I favi estratti vengono quindi sottoposti a un processo di smielatura e successiva filtrazione per separare il miele dalla cera e le impurità prima della vendita.
Miele, un dono prezioso per un mondo in equilibrio
La filiera del miele è un percorso che inizia dai fiori selvatici e culmina sulle nostre tavole e rappresenta un esempio di come la produzione agricola possa armonizzare resa ed etica. Il suo ciclo produttivo naturale, infatti, non richiede interventi invasivi da parte dell'uomo, ma solo cure attente e rispettose da parte dell'apicoltore.
Il miele, in questo senso, rappresenta l'esempio perfetto di come per ottenere un prodotto alimentare di grande pregio il fattore più importante sia accompagnare la natura nel suo operato, rispettando i suoi tempi e le sue delicate dinamiche.